Dopo il successo di Spatriati, vincitore del premio Strega del 2022, Mario Desiati torna con un nuovo romanzo dal titolo Malbianco, un romanzo che affonda le radici nelle leggende e nelle contraddizioni della Puglia, trasformandole in un racconto intenso, onirico e profondamente inquietante. Un libro che si muove tra realtà e immaginazione, mescolando il folklore locale con una riflessione sulla diversità, sulla paura dell'ignoto e sul bisogno di appartenenza.
Con una scrittura potente e suggestiva, Desiati ci traporta in un mondo sospeso tra il mito e la modernità, dove i protagonisti devono confrontarsi con l'eredità delle loro terre e con i fantasmi che popolano il passato e il presente.
Trama
Il romanzo segue la storia di un giovane uomo che torna nella sua terra d'origine, la Puglia, per confrontarsi con un mistero che lo ha sempre inquietato. Fin da bambino ha sentito parlare di "Malbianco", una presenza oscura che aleggia sulle campagne e sui paesi del Sud, qualcosa a metà tra una maledizione e una condizione esistenziale. Il Malbianco non è solo un fenomeno soprannaturale, ma anche una metafora della paura dell'altro, della diversità, della solitudine. Mentre il protagonista cerca di capire il significato di questa leggenda, si trova ad affrontare le proprie radici, il peso dell'identità e il senso di smarrimento che lo accompagna da sempre. La narrazione si sviluppa su più piani temporali, alternando il presente del protagonista con episodi del passato, storie di uomini e donne che hanno vissuto nell'ombra del Malbianco, testimoni di eventi inspiegabili e spesso tragici. In questo intreccio di voi, emergono le paure collettive di una comunità e il modo in cui esse influenzano le vite individuali.
Tematiche principali
Il folklore e la paure dell'ignoto: Il Malbianco è un'entità indefinita, che affonda le radici nella tradizione popolare e nelle credenze locali. Desiati esplora il modo in cui il folklore influenza la vita delle persone, diventando un mezzo per spiegare l'inspiegabile e per dare forma alle paure collettive.
L'identità e l'appartenenza: Il protagonista è un uomo diviso tra il desiderio di fuggire e il bisogno di riconoscersi nelle proprie radici. Il ritorno nella sua terra lo mette di fronte a una serie di domande: si può davvero sfuggire alla propria origine? E quanto il passato determina il nostro futuro?
La diversità e l'emarginazione: Il Malbianco non è solo una presenza spaventosa, ma anche una metafora della diversità, di tutto ciò che viene percepito come estraneo e quindi rifiutato dalla comunità. Il romanzo affronta il tema dell'esclusione e della paura del diverso, mostrando come queste dinamiche siano ancora fortemente radicate nella società.
La memoria e il passato: La storia del protagonista si intreccia con le voci di chi lo ha preceduto, creando un dialogo tra generazioni. Desiati riflette sul peso della memoria, sul modo in cui le storie del passato continuano a vivere nel presente e a condizionare le scelte individuali.
Lo stile
Lo scrittore Mario Desiati adotta una scrittura evocativa e poetica, capace di restituire il fascino oscuro delle leggende e il senso di inquietudine che permea l'intero romanzo. Il ritmo della narrazione alterna momenti di grande tensione a passaggi più introspettivi, creando un'atmosfera sospesa e suggestiva. La struttura del libro è frammentaria, con salti temporali e cambi di prospettiva che contribuiscono a rendere il racconto ancora più affascinante e complesso. Il lettore si trova immerso in una storia che sfugge a ogni definizione netta, proprio come il Malbianco stesso.
I personaggi
Il protagonista: Un uomo in cerca di risposte, diviso tra il desiderio di fuga e il bisogno di confrontarsi con il proprio passato.
Gli abitanti del paese: Testimoni di eventi inspiegabili, legati da una rete di superstizioni e paure tramandate di generazione in generazione.
Il Malbianco: Più che un personaggio, è una presenza costante, un'ombra che incombe sulla narrazione e che assume forme diverse a seconda di chi lo racconta.
Il significato del titolo
Il titolo Malbianco racchiude l'essenza del romanzo: il bianco, tradizionalmente associato alla purezza, qui diventa qualcosa di minaccioso, un'ombra luminosa che confonde e disorienta. E' un ossimoro che esprime perfettamente il senso di inquietudine e ambiguità che pervade l'intera storia.
Conclusione
Malbianco è un romanzo intenso e allo stesso tempo magnetico, che mescola il fascino delle leggende popolari con una riflessione profonda sull'identità, sulla paura e sul senso di appartenenza. Lo scrittore Mario Desiati conferma ancora una volta la sua capacità di raccontare il Sud Italia con una voce unica, capace di coglierne le contraddizioni, le bellezze e le inquietudini. Un libro che cattura e inquieta, che fa riflettere e che lascia il lettore con più domande che risposte, come una grande storia che affonda le radici nel mito.
Questo libro è consigliato a coloro che amano le storie d'amore che intrecciano realtà e leggenda, consigliato a chi è affascinato dalle tradizioni e dalle credenze popolari, consigliato a chi cerca un romanzo evocativo, capace di coinvolgere emotivamente, consigliato soprattutto a chi ha apprezzato il libro Spatriati e vuole scoprire un nuovo lato della scrittura di Desiati.
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